“Tango Argentino”
“Tango Argentino”
Tumultuoso, coinvolgente, provocante è stato il pomeriggio trascorso Domenica 3 Ottobre presso il salone delle feste del PioXII. Francesca Dal Porto, insieme al suo compagno e ad un gruppo di amici, ci hanno regalato un momento veramente travolgente di musica e di danza: il “Tango Argentino”.
Un po’ di storia: Danza nata a Cuba (Habanera), probabilmente di origine africane, oggi è divenuta ballo di società; si balla in coppia con andamento brillante o lento.
Nei primi del’900 si diffonde soprattutto in Argentina e in Brasile, a Buenos Aires; qui il protagonista maschile è dapprima il gaucho solitario, inseparabile dalla sua chitarra, poi sostituito dall’orgoglioso ed elegante capostipite, detto il compadre. Dal 1910, circa, il Tango contagia anche l’Italia e la Francia, dove si aprono, per i signori dell’alta borghesia, locali ove è possibile assistere a spettacoli, ballare e naturalmente divertirsi. Qui però il Tango subisce una rapida trasformazione. Scompaiono i gesti e i movimenti esagerati e grotteschi, calmi passi scivolati sostituiscono l’antico girare, gli stivaletti rossi delle dame e lo “sguardo nello sguardo” accentuano fortemente il carattere erotico e la sensualità di questo ballo, tanto che nel 1913 è proibito ai soldati tedeschi, pena il congedo immediato. A proposito di Tango, è impossibile non ricordare il ballo del mitico Rodolfo Valentino (1885-1926) con A.Terry nel film “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” del 1921.
Francesca, nipote di un’ospite della struttura, la sig.ra centenaria Corazza Eleonora, prima di iniziare ha voluto dedicare un momento alla zia regalandole un fiore in occasione del suo compleanno che si è festeggiato nel mese di Maggio. Dopo, con gran passione e trasporto, insieme agli altri ballerini della compagnia, ci ha mostrato alcuni dei pezzi più rilevanti del famoso ballo. I ballerini hanno intrattenuto per più di un’ora i molti ospiti presenti per l’occasione, coinvolgendoli nei vari brani proposti alternando al ballo aneddoti e curiosità sul tipo di danza che si accingevano ad eseguire. E’ stato un momento veramente speciale… da ripetere. Speriamo al più presto!!