Don Chisciotte
Don Chisciotte
Martedì 25 febbraio la residenza Pio XII ha ospitato la rappresentazione della tragicommedia dell’arte:
“Don Chisciotte” da De Cervanthes.
Il pubblico era molto incuriosito dalla proposta pomeridiana: il teatro; non capita spesso di poter assistere a spettacoli di questo genere, è stato davvero un successo grazie alla disinvoltura e bravura dei due protagonisti: Don Chisciotte e Sancio Panza. Il felice connubio tra lingua veneta e fiorentina ha dato origine ad incalzanti dialoghi, scambi di battute e caratterizzazione di ambienti vividi, colorati, ruvidi ed esilaranti. La scelta dell’ambiente scenografico e la costruzione delle scene è stata essenziale ma efficace nella forza immaginifica del pubblico che si è sentito molto coinvolto e stimolato alla partecipazione. Un crescendo d’interesse e di apprezzamenti ha seguito lo svolgersi della commedia che ha evidenziato come sia la “parola” lo strumento con cui l’uomo prende in mano la propria sorte. Un sentito ringraziamento va alla signora Luisa Balbi che ha reso possibile l’iniziativa. Dal dicembre 2007 è direttrice dell’Accademia del teatro in lingua veneta, creata con il sostegno della Regione Veneto e della Provincia di Padova ed in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con l’Università di Padova, per recuperare la tradizione del teatro veneto ed offrire una possibilità di specializzazione agli attori professionisti.
In collaborazione con l’Accademia del teatro in lingua veneta, Teatro Stivalaccio: testo di Marco Zoppello, interpretazione e regia di Michele Mori e di Marco Zoppello, consulenza artistica di Carlo Boso, Costumi e fondale di Antonia Munaretti, scenografia Mirco Zoppello, maschere di Roberto Maria macchi