Ceav/OIC ottobre 2021

Fondazione Oic Onlus e Ceav: una lunga e proficua collaborazione

La Fondazione Oic Onlus, martedì 19 ottobre in sala Alba e Luigi Tono, ha voluto rivolgere un ringraziamento ufficiale all’associazione Ceav – Cancro e Assistenza Volontaria per la loro generosità.

Lo scorso luglio, infatti, l’associazione ha donato all’Hospice Paolo VI della piccola strumentazione, comunemente in uso in reparto, che permetterà di migliorare la qualità del servizio offerto ai pazienti.

L’associazione Ceav non è nuova a donazioni preziose, infatti durante il periodo della pandemia, quando il pericolo della solitudine dei pazienti ricoverati era molto alta, hanno pensato di dotare tutte le stanze di degenza di un televisore Smart che potesse essere collegato a internet, come compagnia per superare momenti difficili e permettere il contatto con i propri familiari.

La Ceav, è un’associazione di volontariato che svolge a Padova un’attività organizzata di assistenza, personale e gratuita a favore di coloro che stanno vivendo l’esperienza della malattia oncologica, siano essi pazienti o familiari. La collaborazione con la Fondazione Oic, ha radici profonde: nel 2000 all’apertura del reparto Hospice, nato per l’accompagnamento di fine vita, i primi volontari venivano formati per essere parte dell’équipe curante.  

Questa proficua collaborazione ha permesso di migliorare la qualità di vita dei pazienti che quotidianamente vengono accolti in Hospice, prendendosi cura in modo globale di tutta la famiglia, offrendo anche momenti culturali, come il concerto di Natale tenutosi nel 2019, e di sollievo come il progetto “un caffè insieme”, in cui ogni settimana i volontari offrono un caffè a pazienti e familiari nelle stanze di degenza per offrire loro un momento di svago e sollievo. Il progetto, che ripartirà finalmente dopo lo stop causato dal Covid, offre agli ospiti momenti di normalità attraverso una relazione non legata esclusivamente alle problematiche della malattia, .

La Fondazione riconosce il ruolo e l’importanza del volontario in un reparto come l’Hospice in cui le persone, in fase avanzata di malattia, hanno bisogno di ascolto, di sentire che qualcuno è interessato alla loro storia e al tratto di vita che ancora resta a disposizione. Per questo i nostri volontari sono preziosi nella relazione e nella vicinanza.