Le storie delle signore Scintilla e Bruna per l’8 marzo del Santa Chiara
Le storie delle signore Scintilla e Bruna per l’8 marzo del Santa Chiara
La residenza Santa Chiara, del Civitas Vitae Angelo Ferro di Padova, quest’anno vuole celebrare l’8 marzo con la storia di due ospiti che rappresentano bene gli aspetti di modernità, determinazione e giovialità che sono peculiari dell’essere femminile anche nei gesti più semplici del vivere quotidiano.
Ospite del plesso A del Santa Chiara è la signora Scintilla Marchi, classe 1924 ha lavorato fino a 86 anni, sempre circondata da bambini per i quali confezionava vestiti sportivi e tutù per danza classica. Già perché dopo il matrimonio Scintilla prima ha lavorato come stiratrice nel laboratorio del marito poi ha spiccato il volo e con coraggio si è lanciata in una propria attività di realizzazione abiti prettamente sportivi.
La si vedeva in giro per le vie del paese in sella alla sua bici da corsa sempre curata e sorridente.
Lei è per noi un esempio di determinazione nel voler realizzare i propri sogni in anni in cui il ruolo della donna era prevalentemente di casalinga.
La determinazione caratterizza anche nella vita della novantunenne Bruna Ventura, ospite del plesso B del Santa Chiara, che a soli 12 anni, come era uso in quegli anni ha iniziato a lavorare per aiutare la famiglia.
Dopo il matrimoni a 21 anni con il suo grande primo amore, un’insegnante dell’Istituto agrario, e la nascita di 6 figli Bruna lascia il lavoro per dedicarsi al suo ruolo di mamma.
«Per far crescere bene una pianta, bisogna mettere un palo resistente» ama ripetere la sig.ra Bruna.
Potete solo immaginare cosa volesse dire occuparsi della famiglia da sola in anni in cui no c’era lavatrice né lavastoviglie (che ha comprato solo dopo la nascita del suo ultimo figlio).
Ma la sua forza d’animo è stata ricompensata dall’amore che tutta la sua famiglia nutre ancora per lei composta di figli, nuore e tanti nipoti!
Le donne non mollano mai e vanno dritte come treni!
Auguri a tutte le donne del mondo.